La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha concesso la sua approvazione ad un farmaco contro l’Alzheimer. Ci sono però voluti due decenni affinchè il via libera dell’agenzia arrivasse. Un lasso di tempo giustificato dai tanti dubbi che continuano a gravare sul farmaco in questione.
Il suo nome è Aducanumab, è prodotto dalla casa farmaceutica Biogen e andrebbe ad agire sulle cause scatenanti del morbo, non i suoi sintomi, in modo da rallentarne la progressione. Si tratta del primo nuovo farmaco contro l’Alzheimer approvato dal 2003 e l’autorizzazione è stata complicata dal fatto che molti consulenti indipendenti della stessa agenzia si sono espressi contro la di esso. La motivazione è abbastanza sorprendente: il trattamento non avrebbe infatti dimostrato di aiutare effettivamente a rallentare il decorso della malattia. Inoltre mancherebbe uno studio in grado di dimostrare i reali benefici per i pazienti. A condurlo dovrà essere la stessa Biogen e la FDA si riserva il diritto di sospendere il permesso.
Una mancanza a sua volta stupefacente, alla luce del prezzo che potrebbe caratterizzare l’Aducanumab: tra i 30 e i 50 mila dollari per un anno di trattamento. Una cifra la quale sembra assolutamente eccessiva, tanto che secondo una analisi preliminare, un prezzo congruo per i risultati promessi dal farmaco dovrebbe posizionarsi tra i 2500 e gli 8300 dollari, sempre all’anno. E allora, perché la FDA ha concesso il suo benestare?
E’ stata la stessa agenzia a spiegarlo, affermando che i benefici assicurati ai pazienti dalla somministrazione del farmaco, andrebbero a superare largamente i rischi. Glissando però sul tema a questo punto decisivo del prezzo.

Di Dario