Un vero e proprio mutamento di strategia, quello operato dalle aziende che producono tabacco. Che prevede l’aggiramento delle leggi che vietano la pubblicità delle sigarette, utilizzando quella occulta.
Una strategia che prevede l’arruolamento degli influencer, l’utilizzo della cartellonistica e degli stand all’interno di aeroporti, stazioni, centri commerciali. Tanto da costringere le associazioni dei consumatori a chiedere alle autorità di vigilanza un giudizio incontrovertibile sulle nuove strategie di marketing portate avanti dai signori delle sigarette. I quali, puntano con sempre maggior decisione su quelle elettroniche e sul tabacco riscaldato. Confidando con tutta evidenza sul fatto che la normativa attualmente esistente vieta la pubblicità di sigarette e tabacco, ma non la promozione dei nuovi dispositivi per utilizzarlo.
A doversi occupare della questione saranno le autorità competenti, ovvero Agcom, Antitrust e Monopoli, chiamate ad assumere una posizione chiara sul tema.
Si tratta di un tema che rischia di avere ricadute di non poco conto anche sul sistema sanitario, portandolo infine al collasso. Nel corso dell’emergenza sanitaria, infatti, quasi 4 milioni di persone, nel nostro Paese, hanno iniziato a consumare tabacco o ne hanno aumentato il consumo abituale. Mentre ammonta a 436mila il numero di coloro che hanno iniziato ad utilizzare la sigaretta elettronica. I dati in questione sono contenuti in uno studio pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità nell’aprile 2020.
Dati che hanno indotto Philip Morris a varare un piano teso a coadiuvare il passaggio ai nuovi dispositivi per il fumo di 40 milioni consumatori adulti. Nel quale un ruolo di spicco spetta proprio agli influencer, come spiegato in maniera eloquente dall’indagine aperta dall’Antitrust contro Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala.

 

Di Dario