Continuano le ricerche nei laboratori di ogni parte del mondo tese a individuare strumenti validi contro il Covid. Oltre ai tradizionali vaccini, si stanno studiando anche soluzioni per via orale le quali possano risultare potenzialmente più efficaci, sicure e, soprattutto, gestibili in maniera più facile.
Tra di esse anche un prodotto Made in Italy, ovvero il vaccino di Nextbiomics, una azienda biotech che focalizza i suoi sforzi nella ricerca e nello sviluppo di probiotici di prossima generazione. La quale proprio di recente ha provveduto a depositare la domanda di brevetto per un vaccino batterico.
E’ stato Giuseppe Esposito, professore di Farmacologia presso la Università La Sapienza di Roma, responsabile scientifico e socio Co-fondatore di Nextbiomics a ricordare come il prodotto si differenzi dagli altri soprattutto sotto due aspetti: la somministrazione per via orale e l’utilizzo, sotto forma di vettore, di un batterio delegato alla stimolazione del sistema immune intestinale.
Il vaccino in pillola è stato realizzato procedendo all’ingegnerizzazione del probiotico Escherichia Coli Nissle 1917, il quale è già in commercio. Utilizzato legalmente è in grado di esprimere la proteina Spike del Sars Cov 2, ovvero quella che è considerata la chiave d’accesso del virus all’interno della cellula.
Il suo ulteriore punto di forza è da ravvisare nell’assunzione, la quale può avvenire in maniera del tutto autonoma, eliminando la pressione attualmente esistente sul sistema sanitario, la necessità di strutture per la conservazione e abbattendo i costi di gestione.
Ora non resta che attendere i risultati della sperimentazione e, in particolare la capacità di stimolare la produzione di anticorpi. Ove ciò avvenisse, la strada verso la commercializzazione del prodotto sarebbe praticamente spianata.

Di Dario