Mentre continuano le polemiche sulla sua reale efficacia, dopo le notizie provenienti dal Brasile, il vaccino Sputnik V approda ad una nuova tappa, ovvero la registrazione in Russia di quella che è stata definita la versione leggera. Ovvero lo Sputnik Light, versione a dose singola, il quale avrebbe evidenziato una efficacia pari al 79,4% dei casi trattati.
A riferirlo è stato il Fondo russo per gli Investimenti Diretti (Rdif) in una nota nella quale oltre a ricordare che una percentuale simile è superiore a quella fatta registrare da molti vaccini a dose doppia, ha anche puntualizzato come lo Sputnik Light si sia dimostrato efficace contro tutti i nuovi ceppi di coronavirus. Come dimostrato dal Centro Gamaleya nel corso dei test di laboratorio.
Da sottolineare anche il lancio, avvenuto il passato 21 febbraio, di uno studio teso a individuare la sua efficacia globale, da parte del Gamaleya Center e del Rdif. Lo studio clinico di fase III, al quale prendono parte 7mila soggetti, è condotto non solo in Russia, ma anche in altri Paesi, tra cui gli Emirati Arabi e il Ghana. I risultati intermedi della ricerca dovrebbero essere disponibili a partire da questo mese.

Di Dario