Mentre continuano a registrarsi notevoli difficoltà nella campagna vaccinale, è ormai alle porte l’arruolamento per il primo studio sull’uomo incaricato di valutare l’efficacia di uno spray nasale, denominato AOS2020, nel trattamento di pazienti Covid-19 i quali presentino un quadro clinico lieve.
La sperimentazione sarà effettuata all’interno del Policlinico San Martino di Genova, il quale verificherà lo spray su un campione di 57 pazienti. Una sperimentazione tesa a verificare la sicurezza e l’efficacia nel ridurre la carica virale a carico delle alte vie respiratorie. Con l’intento di riuscire per questa via a prevenire sintomi più gravi.
Il meccanismo su cui si fonda l’azione dello spray AOS2020 comporta una vera e propria azione di lavaggio da parte di una soluzione coadiuvata dalla potente efficacia antimicrobica dell’acido ipocloroso. Grazie alla quale dovrebbe essere possibile non solo la rimozione, ma anche l’eliminazione di virus e batteri, tra cui quello Sars-CoV-2 in un lasso di tempo inferiore al minuto. Perlomeno questo è stato il risultato di uno studio condotto in vitro dall’Institute for Antiviral Research dell’Utah State University.
L’acido ipocloroso è una sostanza che viene prodotta dalle cellule del nostro sistema immunitario con il preciso fine di contrastare le infezioni. Allo scopo di renderla pura e stabile è stata utilizzata una nanotecnologia sviluppata da Applied Pharma Researchche (Apr), la quale provvede ad intrappolarla in una soluzione acquosa sino a renderla veicolabile sull’uomo.
Naturalmente lo spray AOS2020 non si propone di prendere il posto del vaccino nella lotta contro il Covid, bensì di affiancarlo. La semplicità di utilizzo e il basso costo potrebbero riuscire a fornire un ulteriore livello di protezione, il quale sembra rispondere in particolare alle esigenze sanitarie in ambienti ad elevato rischio. Una categoria in cui rientrano a pieno titolo non solo scuole ed esercizi commerciali, ma anche il trasporto pubblico.

Di Dario