L’esercizio fisico è molto importante per il nostro benessere. Farlo in aree molto inquinate, però, potrebbe non essere una buona idea. Almeno stando a quanto rivelato da un recente studio condotto in Corea del Sud e pubblicato sull’European Heart Journal.
Il campione è stato fornito da circa 1,5 milioni di persone tra i 20 e i 39 anni, in un arco temporale di anni e ha infine rilevato una correlazione tra una intensa attività fisica in città con pronunciati livelli di inquinamento e un elevato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Senza comunque individuare un nesso di causalità tra di loro.
I risultati del rapporto non sembrano lasciare dubbi, mostrando un rapporto inversamente proporzionale tra attività fisica e rischio di patologie cardiache tra i soggetti i quali erano stati esposti a livelli di inquinamento. Quelli che si sono allenati in aree urbane caratterizzate da valori bassi hanno tratto maggiori benefici per la propria salute complessiva. Mentre coloro che lo avevano fatto in ambienti  distinti da alti livelli di inquinamento, ovvero superiori ai livelli massimi consigliati di 1.000 MET (equivalente metabolico dell’attività) a settimana, non hanno potuto godere degli stessi vantaggi.

Di Dario